Nel mondo digitale di oggi, i dati rappresentano il cuore pulsante di ogni azienda. Documenti, progetti, database clienti, corrispondenza e sistemi gestionali: tutto passa attraverso infrastrutture digitali che devono essere protette da guasti, attacchi informatici e imprevisti.Eppure, molte aziende italiane continuano a utilizzare sistemi di backup obsoleti, come le cassette RDX, convinte di essere al sicuro solo perché “una copia dei dati esiste da qualche parte”.
La realtà, però, è molto diversa: affidarsi a supporti fisici come le cassette RDX significa esporsi a rischi enormi, spesso sottovalutati fino al momento in cui accade l’irreparabile.
Cassette RDX: una tecnologia ormai superata
Le cassette RDX nacquero come evoluzione dei nastri magnetici, offrendo un supporto removibile per il backup dei dati. All’epoca rappresentavano una soluzione comoda e relativamente economica, ma oggi sono tecnologicamente obsolete.
I motivi principali sono chiari e tangibili:
- Velocità ridotta – I tempi di lettura e scrittura dei dati su RDX sono molto più lenti rispetto alle moderne soluzioni basate su dischi SSD o su archiviazione in rete. In caso di emergenza, recuperare le informazioni può richiedere ore o addirittura giorni.
- Capacità limitata – Le cassette RDX non possono competere con la capacità di archiviazione di un sistema NAS o di un backup cloud. Con la crescita esponenziale dei dati aziendali, questo diventa un problema operativo importante.
- Alta vulnerabilità fisica – Le cassette possono danneggiarsi facilmente a causa di urti, usura, umidità o alte temperature. Inoltre, non offrono alcuna protezione in caso di furto, incendio o allagamento: un evento fisico può cancellare in un attimo anni di dati.
- Nessuna protezione dai ransomware – I backup RDX non sono isolati dalla rete e quindi vulnerabili ai malware che criptano o cancellano i file. Senza una strategia di backup moderna e sicura, anche la copia “di riserva” può essere compromessa.
In sintesi: avere un backup su cassetta non significa essere al sicuro. Significa soltanto avere una falsa sensazione di protezione.
Il rischio reale: perdere tutto in un istante
Molte aziende si accorgono dei limiti del proprio sistema di backup solo quando è troppo tardi. Basta un attacco ransomware, un guasto hardware o un banale errore umano per mandare in crisi intere infrastrutture IT. E quando il backup non è aggiornato, accessibile o integro, il ripristino dei dati diventa impossibile.
Le conseguenze possono essere devastanti:
- Perdita permanente di dati critici come documenti contabili, database clienti o file di produzione.
- Interruzione delle attività per giorni o settimane, con danni economici e reputazionali.
- Sanzioni e violazioni del GDPR, in caso di smarrimento di informazioni sensibili.
- Costi elevatissimi di recupero dati, che spesso non garantiscono alcun risultato.
La verità è che il backup non serve solo a “conservare una copia dei file”, ma a garantire la continuità operativa in qualsiasi scenario. E questo obiettivo non può essere raggiunto con soluzioni vecchie di dieci anni.
La soluzione moderna: backup su NAS o in Cloud
Per mettere davvero al sicuro i propri dati, oggi le aziende devono adottare soluzioni intelligenti, automatizzate e resilienti, come i sistemi NAS o i backup in Cloud.
Backup su NAS
Un NAS (Network Attached Storage) è un dispositivo collegato alla rete aziendale che permette di archiviare, condividere e gestire i dati in modo centralizzato e sicuro.
- Offre backup automatici e programmabili.
- È accessibile da più postazioni, anche da remoto.
- Può essere configurato con sistemi RAID, che proteggono i dati anche in caso di guasto di un disco.
- Consente l’isolamento dei backup dalla rete principale, rendendoli meno vulnerabili ai ransomware.
Backup in Cloud
Il cloud backup rappresenta la massima evoluzione della sicurezza dei dati.
- Le copie sono archiviate in data center remoti, ridondanti e certificati.
- I file sono crittografati, protetti da accessi non autorizzati.
- È possibile mantenere versioni multiple dei file (versioning), così da ripristinare anche versioni precedenti in caso di corruzione o attacco.
- Il ripristino è immediato, ovunque ci si trovi, con una semplice connessione internet.
L’approccio più efficace, tuttavia, è combinare entrambe le soluzioni: NAS locale + backup in Cloud, per una protezione a 360 gradi. In questo modo, i dati restano accessibili in sede ma anche al sicuro in un’infrastruttura remota, al riparo da disastri fisici o attacchi informatici.
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Implementare una strategia di backup moderna richiede competenze tecniche e pianificazione. Ogni azienda ha esigenze diverse: quantità di dati, frequenza di salvataggio, normative da rispettare, livelli di accesso e protezione.
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